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Indice » Novità amplificazioni Giovanetti » Amplificatori chitarra e basso




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Autore Messaggio
 Messaggio Inviato: gio mar 25, 2010 5:37 pm 
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Iscritto il: ven gen 26, 2007 5:01 pm
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http://www.accordo.it/articles/2010/03/ ... gende.html

A presto per i miei commenti


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 Messaggio Inviato: mer mar 31, 2010 10:31 am 
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Iscritto il: ven gen 26, 2007 5:01 pm
Messaggi: 718
Ma è veramente così semplice ?

Si e no.

Tipo vado dall'avvolgitore di trasformatori sotto casa e mi fà il trasformatore perfetto per la mia replica Marshall anni sessanta ?
Oddio se è un tecnico capace e onesto un trasformatore di alimentazione lo sa sicuramente fare, basta dargli le specifice giuste.

Quindi cosa fa la differenza tra un ottimo prodotto italiano economico o i super trasformatori venduti a peso d'oro dei soliti costruttori guru?
Ovvio la pubblicità che gli fanno, l'ignoranza delle persone che li comprano, la "psico"acustica :lol: , l'estetica (come se un trasformatore dovesse essere guardato invece che ascoltato) ecc ecc ecc.

Partiamo da più lontano :
Per esempio cosa fà la differenza tra un trasformatore d'uscita per Alta fedeltà e uno per chitarra ?


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 Messaggio Inviato: mer mar 31, 2010 10:43 am 
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Iscritto il: dom gen 11, 2009 1:20 am
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E sì, la classe non è..... stagno! :lol:


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 Messaggio Inviato: mer mar 31, 2010 2:04 pm 
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Iscritto il: ven gen 26, 2007 5:01 pm
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O meglio cosa differenzia l'alta fedeltà dal suono della chitarra?

1) la banda passante, cioè le frequenze e la linearità delle stesse da 20Hz a 20Khz che "passano" attraverso il trasformatore.
Dato che il trasformatore in sè ha capacità e induttanze parassite che inevitabilmente si "mangiano" una parte del suono
2) La precisione e il rispetto delle tollerenze (in questo caso le specifiche di progetto).
3) L'assoluta sovradimensionatura in funzione della potenza erogata.
4) L'efficienza, viste anche le irrisorie potenze che erogano normalmente gli ampli valvolari HiFi.

Ma per la chitarra tutte queste caratteristiche servono?

1) una chitarra, e anche un basso, producono suoni su frequenze abbastanza limitate, quindi non serve a nulla avere una banda passante così estesa come nell'Hifi (Non servirebbe nemmeno nell'HiFi dato che sfido chiunque a provare a sentire un suono a 20Khz, a meno che la musica in casa non se la deve godere anche il cane :lol: )
Quindi quando vedete nelle caratteristiche di qualsiasi aggeggio elettronico che emette suoni che ha una banda passante da 10Hz a 24Khz vi stanno prendendo per il culo, potrebbero anche scrivere che arriva a 1Ghz tanto solo con un buon oscilloscopio lo si può testare.
2) La precisione nella costruzione non è certo una cosa che averla nei trasformatori faccia schifo, ma ;
primo normalmente le tolleranze nei componenti usati è del 5-10% (mica tutti si mettono ad accoppiare le resistenze ed i condensatori come faccio io :roll: ), secondo c'è anche chi dice che un pò di "imprecisione" arricchisca il suono, specialmente distorto.
3-4) La sovradimensione e l'efficienza dei trasformatori invece è una cosa un pò particolare e la tratterò più avanti


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 Messaggio Inviato: lun apr 05, 2010 1:15 pm 
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Iscritto il: ven gen 26, 2007 5:01 pm
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Quindi un trasformatore d'uscita per chitarra deve avere una banda passante limitata, primo perchè la chitarra genera frequenze limitate, secondo perchè gli altoparlanti utilizzati hanno anche loro una banda passante limitata, terzo perchè certe frequenze non solo non servono ma sono anche nocive e deleterie per il suono.

Se a questo aggiungiamo che qualsiasi grande costruttore ha sempre voluto risparmiare per massimizzare i guadagni è ovvio che i trasformatori utilizzati sono economici, spesso sottodimensionati e certamente non costruiti per tolleranze da HiFi.

A questo punto facciamo un pò di storia.
Quando il buon Marshall copiò i primi Fender dovette per ovvi motivi di budget utilizzare componenti reperibili in Inghilterra.
Per i trasformatori si affidò alla Radio Spares che altro non è (al presente dato che è assolutamente ancora esistente http://it.rs-online.com/web/ ) un rivenditore di parti elettriche ed elettroniche, ora su web allora su catalogo postale.
Per capirci è come se Valentino le stoffe le avesse comprate su Postal Market.

Se si vanno a vedere gli schemi originali si incontrano varie "gabole" o trucchetti per linearizzare la risposta del trasformatore (circuito di feedback) e per stabilizzare le eventuali imprecisioni nella costruzione (condensatore a cavallo degli anodi del phase splitter).

Da qui è evidente che erano trasformatori economici e "general pourpose" adatti ad usi molteplici con una banda passante limitata e una potenza limitata.
E da qui torniamo ai punti 3-4, un trasformatore normalmente viene garantito ad una certa banda passante ad una certa potenze, all'aumentare della potenza a cui è sottoposto la banda passante si riduce per un fenomeno chiamato isteresi magnetica.
Per lo stesso motivo all'aumentare della corrente che scorre nel primario del trasformatore l'induttanza dello stesso diminuisce aumentando la distorsione dell'ampli.

Ecco spiegato perchè l'utilizzo di trasformatori sottodimensionati per motivi economici ha portato a distorsioni maggiori e quindi ad un certo tipo di suono.
Da qui la differenza di suono che passa tra un Fender e un Marshall vintage anche se gli schemi sono molto simili.
La Fender scelse di utilizzare trasformatori discreti, un pò meno economici, sommati all'utilizzo di un feedback maggiore (per migliorarne ancora di più la linearità entro potenze contenute) che da un suono pulito, morbido e piacevole fino quasi alla massima potenza dove entra in distorsione in maniera dura e non sempre piacevole.
la Marshall utilizzo "ferri" economici feedback minori e quindi una maggior distorsione su tutto l'arco utile di potenza con un'entrata in distorsione più cattiva ma piacevole.


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 Messaggio Inviato: lun apr 05, 2010 1:36 pm 
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Iscritto il: ven gen 26, 2007 5:01 pm
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A questo punto ci si domanda :
allora come mai suonano così bene questi ampli e bisogna raccomandarsi a Dio per avere un trasformatore fatto come Lui comanda?

Semplice :
Come è scritto nell'articolo sulla demistificazione degli ampli di Paolo Mazza oramai abbiamo nelle orecchie certi suoni e a nessuno viene in mente che sarebbe anche ora che incominciassimo a cercare i NOSTRI suoni e non sempre copiare quelli degli altri, anche se questi si chiamano Hendrix, Santana e compagnia bella.
Quindi quelli sono i suoni e quelli sono gli ampli che la gente vuole, se fai qualcosa di diverso "stona" a prescindere che sia migliore o no.

Quindi per avere gli stessi suoni bisogna per forza di cose ripetere gli stessi "errori" progettuali ed utilizzare gli stessi componenti anche se la scelta degli stessi non aveva certo seguito un processo logico-progettuale tendente al miglior suono ma solo a riempire le tasche.

Da qui il fatto che non ci si può improvvisare a costruire trasformatori per chitarra ne si può dare libero sfogo a chi li costruisce altrimenti succede come a me quando agli albori delle mie autocostruzioni chiesi ad un "guru" dei trasformatori per HiFi di costruirmene uno per chitarra, il risultato fu un trasformatore grande almeno il triplo, pesante il triplo e che suonava di cacca.

Tornando al senso di tutto l'articolo la morale è che un ottimo trasformatore per chitarra è economico ma bisogna saperlo fare,
e che se qualcuno ti fà un trasformatore tutto bello smaltato e serigrafato per poi fartelo pagare il quadruplo di quello che deve costare le possibilità sono 2 .
1) Stai pagando fior di quattrini la smaltatura, le serigrafie e l'hype
2) Il trasformatore è veramente meglio ma maglio vuole dire diverso e quindi non da più il suono che cercavi.

P.S. ovviemente lo stesso discorso vale anche per gli altri componenti, specialmente i condensatori forse un giorno farò un'articolo pure su quelli.


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 Messaggio Inviato: lun apr 05, 2010 3:17 pm 
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Iscritto il: dom gen 11, 2009 1:20 am
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Co ''sto tempo di cacca, ecco cosa si fa per passare la Pasquetta, per te che scrivi e per me che leggo....!! :lol:

Grazie Andrea per la dotta divulgazione.
Allora da oggi mi soffermerò di più a venerare :) il trasformatore che mi hai montato nel superbo 40w di tua fabbricazione! Anche se non ci capisco una mazza, deduco che è anche grazie a lui che l'ampli "schiocca" e "scalda" così bene come un Tweed Deluxe d'altri tempi.
Saluti.


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 Messaggio Inviato: mer apr 14, 2010 10:24 am 
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Iscritto il: ven gen 26, 2007 5:01 pm
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I trasformatori del tuo ampli sono fatti dal mister Novarria citato nell'articolo. :wink:


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