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Il "making of" di un pedale Giovanetti
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Autore:  Andrea Giovanetti [ ven ago 06, 2010 10:25 am ]
Oggetto del messaggio:  Il "making of" di un pedale Giovanetti

Servizietto fotografico sulla costruzione di un pedale Giovanetti HandWired

Dato che mi capita al momento di dover costruire 3 doppi pedali mooolto custom approfitto per fare un pò di foto :

Fase 1 : Valutazione con il cliente del pedale da realizzare
Ho volutamente tralasciato la foto della mia faccia quando mi chiedono le cose più assurde :mrgreen:

Fase 2 :
Scelta della disposizione dei componenti esterni (potenziometri, jack, switch, led)
Segnatura e bulinatura di tutti i punti.
Foratura con trapano a colonna.

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Autore:  Andrea Giovanetti [ mar ago 10, 2010 2:25 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il making of di un pedale Giovanetti

Fase 3
Realizzazione dei circuiti, in questo caso su VeroBoard lo stesso sistema che era utilizzato nei pedali inglesi anni 70 (credo che la Vero sia una ditta inglese), inprimis la Color Sound che li fà ancora così nelle sue riedizioni.

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Piccolo appunto sui componenti utilizzati e la loro provenienza :
Dato che tra le tante mail di apprezzamento, che si possono riassumere in "Era ora!!!", ne ho ricevuta una che mi accusa di ipocrisia dato che denigro chi marca per Made in Italy le , da me etichettate, cineserie e nello stesso tempo monto anche io componenti cinesi, ci tengo a fare un paio di precisazioni :

1) il 90% circa dei componenti che monto non sono cinesi, i circuiti stampati me li faccio da solo o li faccio fare o in Italia o in Germania da chi è sicuramente più attrezzato di me.
A seguire la foto dei componenti che sono arrivati proprio questa mattina :

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Nell'ordine ; resistenze dalla Repubblica Ceca, integrati dall'Inghilterra, grover idem e condensatori ceramici dalla Thailandia.
Ovvio che le resistenze che mi vendono sfuse di cui non conosco la provenienza o alcuni integrati che fanno solamente in Cina rientrano in quell'ipotetico 10%, senza tralasciare che qualcuno confonde la Cina con Taiwan ma anche li compro molto poco.

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Altra spedizione di componenti :
In questo caso condensatori elettrolitici Panasonic dalla Malesia, potenziometri dall'Inghilterra e resistenze corazzate idem.

2) Per cineserie non ho mai inteso i componenti cinesi (che non hanno nulla che non va, il problema è sempre chi li commissiona che parte sempre con il proposito di risparmiare e quindi risparmiare non solo sulla manodopera ma anche sui materiali), ma quei bei circuiti stampati da 2 soldi fatti fare in Cina, fatti popolare (montare i componenti) in Cina con materiale 100% cinese a super basso costo e fatti spedire in Italia dove fatte 2 saldature ci appiccicano un bel Made in Italy.
Ecco proprio questa tendenza io addito come ipocrita, primo per una questione di qualità e secondo per un fatto di etica , i miei circuiti non li ha fatti nessun cinese che rimane 10 ore al giorno 6 giorni alla settimana a respirare senza adeguate protezioni i vapori del cloruro ferrico e dell'acido solforico.
Scusate se è poco.
Ovvio chi monta circuiti 100% made in Italy ha tutto il mio rispetto, gli altri NO.

Autore:  Andrea Giovanetti [ mer ago 11, 2010 10:09 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il "making of" di un pedale Giovanetti

Fase 4 :

Sul box acquistato verniciato (Hammond Made in Canada) posso iniziare a montare gli accessori, sul secondo sulla destra ho applicato la carta di riso rossa (la tecnica è quella del decoupage artistico), sulla terza dato che è una novità anche per me ho fatto delle prove di colore per valutare la resa.

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Sul rosso sono alla seconda mano di lucido (ne serviranno 4/5)
Nell'altro ho steso 2 mani di oro simile a quello dei plexy Marshall poi ho dato una mano di trasparente con brillantini oro.
Le opacità che si vedono sono date dal fatto che entrambi sono freschi di vernice (bisogna attendere fino a 24 ore tra una mano e l'altra).

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Autore:  Andrea Giovanetti [ mer ago 18, 2010 5:54 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il "making of" di un pedale Giovanetti

Eccoli quà montati :

Si inizia con un Marshall in a Box (MiB) e un Krank (U.V.)

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L' interruttore a destra funge da ByPass quello a sinistra sceglie tra Crunch Marshall e Lead Krank

Continuiamo con un MiB e un Zvex Hard On (ZHO)

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L' interruttore a destra controlla il crunch Marshall, il centrale passa da emulazione Plexy a JCM800 e l'ultimo a sinistra controlla il boost.

l'interno con i collegamenti , è quasi più complesso il sistema di luci che i circuiti :lol:

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Autore:  Andrea Giovanetti [ ven ago 20, 2010 5:07 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il "making of" di un pedale Giovanetti

Il terzo e ultimo.

Due MiB in cascata, azionabili separatamente come 2 pedali singoli.
Ho voluto dare una leggera personalizzazione all'impronta timbrica dei due, per descrivere la differenza direi che il primo è un JTM45 e il secondo un JTM50, il primo più facile a "ripulirsi" e il secondo più grintoso.
Cablato per lavorare a 18V per un maggiore volume e dinamica, ma accetta tensioni da 9 a 18V.

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Per differenziare ulteriormente ho utilizzato per il pedale destro delle manopole originali anni 80 smontate da un JCM800, le altre sono nuove.

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Autore:  matteo.azzolini [ lun ago 30, 2010 5:35 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il "making of" di un pedale Giovanetti

Il bimbo qui sopra è una bomba Andrea :lol:

...a 18V ha un volume da urlo!

Autore:  Andrea Giovanetti [ ven mar 11, 2011 4:07 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il "making of" di un pedale Giovanetti

Un'altro custom, AC30 sulla destra e Krank sulla sinistra.

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Autore:  Andrea Giovanetti [ sab lug 09, 2011 1:38 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il "making of" di un pedale Giovanetti

Treble Bass Face + loop ,indipendenti.

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Autore:  Andrea Giovanetti [ gio lug 28, 2011 3:38 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il "making of" di un pedale Giovanetti

Un DrZ che boosta un Tube Screamer SRV Tribute.

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