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Indice » Novità amplificazioni Giovanetti » Pedali - Stomp boxes




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Autore Messaggio
 Messaggio Inviato: mer dic 10, 2008 3:40 pm 
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Iscritto il: ven gen 26, 2007 5:01 pm
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E' da quando sono piccolo che smonto qualsiasi cosa per vedere come è fatta, se i miei invece che regalarmi trenini e macchinine mi avessero regalato bambole forse ora sarei un'affermato stilista pieno di soldi :lol:

Sono 20 anni che ogni pedalino su cui metto le mani lo smonto e quasi ogni volta la reazione è stata la stessa, scuoto la testa e penso che con 4 soldi e poco lavoro lo potrei fare uguale.
Da qualche anno mi capitano anche per la mani i cosidetti pedali "boutique" artigianali e costosissimi o quelli modificati dai guru a cifre improponibili. Ogni volta penso a quanto dovrei far pagare uno dei miei amplificatori in rapporto al materiale e al lavoro che c'è dietro. Milioni di euro !!!

Da questo a farmi venire la voglia di raccattare un pò di questi soldi che la gente regala a questi personaggi il passo è breve.
Ma anche la voglia di fare qualcosa che quelle cifre le valga davvero è tanta.

Quindi ho iniziato un'intensa ricerca di ciò che è considerato vintage, di carattere e con una vera personalità nel mondo dei pedali, quali suoni hanno fatto la storia e quale componentistica era utilizzata dai pionieri di questo mondo.
E pensare che ho sempre ritenuto i transistor mondezza non degna di perderci tempo. :roll:

I transistor hanno cominciato a venir utilizzati intensamente negli anni 60, ovviamente a quel tempo erano fatti veramente male, ma così male e con caratteristiche così campate in aria che sono rimasto basito rivelando tutta la mia ignoranza.
Pensavo che il mondo delle valvole fosse "difficile" vista la tecnologia agli albori, ma veramente i primi transistor sono una patetica forma economica di rimpiazzare le valvole, afflitti da tanti di quei difetti da chiedersi come hanno fatto a soppiantare le valvole.

I primi transistor montati nei famosi pedali utilizzati dai vari Hendrix e soci non erano altro che quelli utilizzati nelle prime radioline economiche a batterie. Transistor al germanio per la maggior parte, o gli allora costosi transistor al silicio.
Il silicio è molto comune in natura rispetto al raro germanio ma al tempo estremamente più costoso da raffinare, con il miglioramento del sistema di raffinazione del silicio il germanio è andato sparendo anche perchè era estremamente difficile costruire transistor al germanio con caratteristiche elettriche stabili e con una tolleranza decente.
In poche parole trovare un transistor al germanio che rientri nei parametri del tuo bel progettino, che sulla carta è tanto chiaro e semplice, è come vincere all'enalotto.
Da qui è chiaro che i transistor al germanio dovevano essere attentamente selezionati in funzione del progetto in cui erano applicati, in poche parole le case costruttrici non selezionavano i transistor come facevano quelle che costruivano le valvole, si limitavano a dare dei parametri minimo e massimo e lasciavano ai costruttori il divertimento di selezionarsi i transistor da grandi numeri di pezzi specificatamente per i propri progetti.

E tutto ciò cosa c'entra con i pedalini?
La morale della favola è che non si può andare a prendere un paio di transistor nella cassettina del nonno e farsi il proprio pedale con la speranza che suoni come quelli di Roger Mayer e che un pò dei soldi che certi produttori chiedono per degli specifici pedali sono in gran parte meritati.


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 Messaggio Inviato: ven dic 12, 2008 11:28 am 
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Iscritto il: ven gen 26, 2007 5:01 pm
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Quindi i problemi più seri sono :
- i suddetti transistor non li compri sotto casa, li hanno finiti 20 anni fà o non li hanno mai avuti.
- chi li vende su internet li fa pagare un occhio da 2-3 euro a 20-30€ per 2 selezionati (ma selezionati come?).
- per selezionarseli da se non basta il solito tester con prova-transistor da 2 soldi.
- per selezionarseli da se bisogna averne centinaia se non migliaia dato che almeno la metà sono inutilizzabili, l'altra metà va accoppiata bene. (per fare un'esempio la Fulltone che fà pagare il suo fuzz "69" la bellezza di 360$ e che al momento non lo costruisce più perchè a detta di loro non riescono a trovare una partita decente di transistor al germanio, indica come accoppiata di gain 86-115. Trovare 2 transistor con questi valori tra i 10 che hai trovato nella scatola del nonno o tre le rimanenza del negozietto sotto casa è un pò come se lo stesso giorno ti telefonano la Kidman e la Jolie per chiederti di uscire con loro e hai pure l'imbarazzo della scelta :lol: , molto molto molto molto poco probabile).

Quindi la prima cosa che ho fatto è stata acquistare qualcosa come 300 transistor tra germanio e silicio, tutti rigorosamente New Old Stock di produzione inglese anni 60-70 e incominciare a testarmeli da solo.
Dei 70 germanio originali inglesi della Tungsram 4 sono da buttare perchè rotti, almeno una decina da buttare per con guadagni bassissimi o altissimi e leakage stratosferici , degli altri una metà è utilizzabile per un fuzz gli altri forse per altro ma comunque con gain troppo alto o leakage troppo alto per avere una distorsione bella e godibile.
I due unici valori che si avvicinano ai canonici 86-115 che ho trovato sono 89-118 :roll:


Ultima modifica di Andrea Giovanetti su dom dic 14, 2008 5:14 pm, modificato 1 volte in totale.

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 Messaggio Inviato: dom dic 14, 2008 11:33 am 
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Iscritto il: ven gen 26, 2007 5:01 pm
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Per gli schemi il problema non c'è, ogni grande costruttore da Mayer a Fullertone hanno tutti fatto le loro piccole modifiche, ma la differenza è minima e sembra più una mossa commercial/copyright che altro, dato che queste differenze sono più dettate dai gusti personali che altro.

Quindi resta il problema di "cucire" il circuito intorno alla coppia di transistor che hai e alle loro caratteristiche elettriche, facendo le modifiche del caso in modo da farlo suonare come deve.
Per risolvere questo la Fulltone come la Dunlop per il suo "J. Hendrix Fuzz" montano dei trimmer sul circuito non facilmente accessibili dall'utente e regolati direttamente in fase di collaudo, ma un trimmer non è una resistenza fissa ed ha dei problemi di durata e affidabilità, oltre che non suonare come una resistenza fissa e specialmente di non suonare come una resistenza ad impasto di carbone anti-induttiva (ovviamente le stesse utilizzate negli anni d'oro).
Dato che io non ho certo problemi di produzione in serie ho risolto costruendomi un prototipo con tutti i trimmer del caso su cui fare il "tuning" del circuito specificatamente per la coppia di transistor scelti e riportare i giusti valori di resistenza nel circuito finale di ogni singolo pedale.


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 Messaggio Inviato: dom dic 14, 2008 4:33 pm 
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Iscritto il: ven gen 26, 2007 5:01 pm
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Intanto un paio di foto dei prototipi.

Immagine

Da sinistra verso destra Fuzz con transistor al germanio, Treble booster con transistor al germanio, Fuzz con transistor al silicio.

Immagine

Ovviamente li ho montati come piace a me, zero circuiti stampati, zero tagboard (la semplicità del circuito ovviamente aiuta), filo in rame pieno argentato isolato in sterling (a norme militari), condensatori orange drop e mica argentata, elettrolitici al tantalio, resistenze Hallen Bradley, ovviamente assolutamente true bypass.
Che io sappia nessuno monta un pedale "in aria" così come se fosse un super amplificatore HiFi da qualche migliaio di euro.

Da notare il potenziometro nei Fuzz con interruttore, serve a spegnere il circuito senza dover staccare il jeck di ingresso.
Dato che questi circuiti praticamente assorbono pochissimo, mettergli l'ingresso per l'alimentazione esterna (portatrice di disturbi e altri problemi vari) mi sembrava inutile, ma a chi ha i pedali montati su una pedaliera giustamente scoccia dover staccare il jack, con l'interruttore basta ruotarlo e il pedale si spegne anche senza dover staccare il jack (è una genialata ma non è farina del mio sacco, lo fa a richiesta Analogman produttore di pedali boutique. Purtroppo mi è estremamente difficile trovare potenziometri con l'interruttore e per ora è solo una sperimantazione.)


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 Messaggio Inviato: mer dic 17, 2008 6:10 pm 
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Iscritto il: ven gen 26, 2007 5:01 pm
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Intanto siamo arrivati a circa 500 transistor, tra cui i mitici OC44 in versione militare super selezionata.
I primi OC44 sono stati prodotti da Mullard (esatto proprio quella delle valvole) ed erano utilizzati nei primi treble booster degli anni 60, la giunzione al germanio era contenuta in un tubetto di vetro (come quello delle valvole) che rendeva il trnasistor microfonico (esattamente come una valvola).
Nella versione militare per ovviare a questo il contenitore è di metallo e ovviamente sono super selezionati (spero perchè li ho pagati un occhio)

Immagine

Notare la data dell'imbustamento Novembre 1977.


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