E' da quando sono piccolo che smonto qualsiasi cosa per vedere come è fatta, se i miei invece che regalarmi trenini e macchinine mi avessero regalato bambole forse ora sarei un'affermato stilista pieno di soldi
Sono 20 anni che ogni pedalino su cui metto le mani lo smonto e quasi ogni volta la reazione è stata la stessa, scuoto la testa e penso che con 4 soldi e poco lavoro lo potrei fare uguale.
Da qualche anno mi capitano anche per la mani i cosidetti pedali "boutique" artigianali e costosissimi o quelli modificati dai guru a cifre improponibili. Ogni volta penso a quanto dovrei far pagare uno dei miei amplificatori in rapporto al materiale e al lavoro che c'è dietro. Milioni di euro !!!
Da questo a farmi venire la voglia di raccattare un pò di questi soldi che la gente regala a questi personaggi il passo è breve.
Ma anche la voglia di fare qualcosa che quelle cifre le valga davvero è tanta.
Quindi ho iniziato un'intensa ricerca di ciò che è considerato vintage, di carattere e con una vera personalità nel mondo dei pedali, quali suoni hanno fatto la storia e quale componentistica era utilizzata dai pionieri di questo mondo.
E pensare che ho sempre ritenuto i transistor mondezza non degna di perderci tempo.
I transistor hanno cominciato a venir utilizzati intensamente negli anni 60, ovviamente a quel tempo erano fatti veramente male, ma così male e con caratteristiche così campate in aria che sono rimasto basito rivelando tutta la mia ignoranza.
Pensavo che il mondo delle valvole fosse "difficile" vista la tecnologia agli albori, ma veramente i primi transistor sono una patetica forma economica di rimpiazzare le valvole, afflitti da tanti di quei difetti da chiedersi come hanno fatto a soppiantare le valvole.
I primi transistor montati nei famosi pedali utilizzati dai vari Hendrix e soci non erano altro che quelli utilizzati nelle prime radioline economiche a batterie. Transistor al germanio per la maggior parte, o gli allora costosi transistor al silicio.
Il silicio è molto comune in natura rispetto al raro germanio ma al tempo estremamente più costoso da raffinare, con il miglioramento del sistema di raffinazione del silicio il germanio è andato sparendo anche perchè era estremamente difficile costruire transistor al germanio con caratteristiche elettriche stabili e con una tolleranza decente.
In poche parole trovare un transistor al germanio che rientri nei parametri del tuo bel progettino, che sulla carta è tanto chiaro e semplice, è come vincere all'enalotto.
Da qui è chiaro che i transistor al germanio dovevano essere attentamente selezionati in funzione del progetto in cui erano applicati, in poche parole le case costruttrici non selezionavano i transistor come facevano quelle che costruivano le valvole, si limitavano a dare dei parametri minimo e massimo e lasciavano ai costruttori il divertimento di selezionarsi i transistor da grandi numeri di pezzi specificatamente per i propri progetti.
E tutto ciò cosa c'entra con i pedalini?
La morale della favola è che non si può andare a prendere un paio di transistor nella cassettina del nonno e farsi il proprio pedale con la speranza che suoni come quelli di Roger Mayer e che un pò dei soldi che certi produttori chiedono per degli specifici pedali sono in gran parte meritati.